Bonus affitti 2021: ottieni fino a 1.200 euro! Ecco come richiederlo
Last Updated on Giugno 9, 2021
Sono tante le misure messe in campo dal Governo negli ultimi tempi per sostenere il mondo degli affitti, colpito molto duramente dalla pandemia e dalle restrizioni.
Dal blocco degli sfratti, che tante polemiche ha scaturito tra i proprietari di casa, alla creazione dell’apposita Clausola Covid per gli affitti, le misure governative hanno cercato di venire incontro il più possibile alle esigenze di proprietari e inquilini.
Il bonus affitto è solo l’ultima delle norme atte a sostenere le due parti del contratto, già colpite da tanti problemi, per questo noi di Zappyrent vogliamo sollevarti da ulteriori preoccupazioni! Pubblica subito il tuo annuncio e goditi un’esperienza d’affitto rapida, sicura e garantita in ogni suo passaggio. Noi ti garantiamo il versamento del canone anche quando l’inquilino non paga!
A cosa serve il bonus affitti di 1200 euro
Il bonus affitti di importo pari a un massimo annuo di 1200 euro è un aiuto per tutti coloro che alloggiano in una casa in affitto e per i proprietari che mettono il loro immobile a disposizione degli inquilini stipulando un contratto di locazione.
La volontà del governo Draghi è infatti molto chiaramente quella di venire incontro sia ai proprietari sia agli affittuari attraverso una misura che dia vantaggi immediati a entrambi. Si tenta così di risollevare il settore immobiliare italiano con una politica di incentivi che sarà sicuramente molto apprezzata dai diretti interessati.
Ma in che modo si andranno a favorire contemporaneamente locatori e inquilini? Lo si farà in modo molto semplice mediante un meccanismo che prevede l’assegnazione del bonus direttamente ai locatori ma con l’obbligo di coinvolgere anche gli affittuari. Vediamo come funziona e cosa prevede la norma.
Come funziona il bonus per gli affitti
Il bonus in questione viene assegnato direttamente al locatore previa verifica di tutti i requisiti necessari. Il titolare del bonus affitti è da parte sua obbligato ad abbassare il canone d’affitto al locatario. Il tutto avviene tramite una rimodulazione del contratto di affitto che prevede una riduzione del canone su base mensile. Quest’ultimo diventa dunque più facile da sostenere per chi sta subendo una crisi economica a causa del Coronavirus e il locatore viene ad avere un aiuto immediato e concreto direttamente dallo Stato.
Naturalmente sono state definite nel dettaglio tutte le condizioni necessarie per accedere al bonus e i requisiti sono abbastanza stringenti. Ma cerchiamo di capire nello specifico a quali caratteristiche deve rispondere il contratto di affitto per poter rientrare in quelli ritenuti idonei a richiedere il bonus.
Quali contratti possono accedere al bonus affitti 2021
I requisiti per accedere al bonus sono 3:
- Esistenza di un contratto regolarmente registrato al 29 ottobre 2020
- Destinazione dell’immobile ad abitazione principale
- Densità abitativa della località in cui si trova
Il primo dei requisiti per il bonus affitti di 1200 euro è di ordine temporale. Per poter essere ritenuti idonei i contratti devono essere in atto già dal 29 ottobre 2020.
La seconda condizione riguarda invece la destinazione d’uso dell’immobile. In questo caso occorre una duplice dichiarazione, da parte sia del proprietario sia dell’affittuario. Entrambi devono confermare che l’edificio viene utilizzato con funzione abitativa e l’inquilino in particolare deve dichiarare che quell’immobile corrisponde alla sua abitazione principale. Tutto ciò è molto importante da tenere a mente perché è stata pensata proprio per aiutare le famiglie a sostenere i costi legati alla casa e non ha nulla a che vedere con uffici e negozi, ai quali sono destinati altri tipi di contributi a fondo perduto.
L’ultima condizione fondamentale riguarda l’ubicazione dell’immobile, che deve trovarsi in un centro ad alta densità abitativa. Per sapere se anche il tuo comune rientra in questo criterio ti basterà consultare l’apposito elenco del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica pubblicato nel 2003 e disponibile anche online. Tale criterio è stato introdotto perché l’intento era quello di intervenire in quei grandi centri dove gli alloggi sono ancora un problema per molti cittadini.
Soltanto i contratti di affitto che rispondono a tutte queste caratteristiche e sui quali è stata applicata una riduzione valida e documentata per l’intero arco del 2021 possono essere oggetto di domanda ai fini dell’ottenimento del bonus.
Come richiedere il bonus affitti 2021
Ora vediamo come e a chi presentare domanda per il bonus affitti.
Per prima cosa occorre definire bene la figura del richiedente e specificare che egli può essere sia un soggetto Ires (imposta sui redditi delle società) sia un soggetto Irpef (imposta sui redditi delle persone fisiche). Questo significa che può trattarsi sia di un privato sia di una società. L’importante è che il soggetto in questione sia il legittimo proprietario o abbia in ogni caso un reale diritto di godimento sull’immobile. Il fattore discriminante resta infatti sempre la destinazione dell’immobile. La richiesta deve essere effettuata direttamente all’Agenzia delle Entrate (AdE).
Ma come si deve procedere nella pratica? Siamo ancora in attesa di conoscere le specifiche modalità operative che saranno comunicate a breve. Quel che è certo per ora è che il proprietario deve comunicare l’avvenuta rimodulazione del contratto e ciò avviene mediante compilazione dell’apposito modulo messo a disposizione sul sito dell’AdE e disponibile per il download. Il modello prende il nome di RLI (Richiesta di registrazione e adempimenti successivi contratti di locazione e affitto di immobili). La sua compilazione è piuttosto semplice. Il modulo si compone infatti di una serie di quadri. Si parte dalle informazioni generali sul contratto, compresi i dati di registrazione. Si prosegue dunque con le informazioni sul locatore e sul conduttore, i dati degli immobili e il regime di tassazione. Online si possono trovare anche le istruzioni che aiutano a inserire correttamente le informazioni nei diversi campi. Se dovessi trovare difficoltà nella compilazione puoi comunque richiedere l’aiuto di un consulente. Sarà la stessa Agenzia delle Entrate a effettuare i relativi calcoli del bonus spettante in base ai dati dichiarati tramite il modulo.
La domanda deve essere inviata il prima possibile in quanto il contributo a fondo perduto verrà erogato fino a esaurimento delle risorse messe a disposizione. Sono stati infatti prefissati dei limiti di spesa che dovranno essere necessariamente rispettati. Nello specifico, se con il Decreto Ristori erano stati stanziati 500.000 euro a favore di questo settore, con la nuova legge di bilancio 2021 tale fondo è stato raddoppiato e portato a 1 milione di euro.
L’aspetto interessante di questo bonus sta nella possibilità di sfruttarlo anche su più di un immobile. Pensiamo ad esempio a un proprietario che ha disponibilità di due o tre appartamenti. Come deve comportarsi nella domanda di bonus affitti 2021? Molto semplicemente egli dovrà ragionare per contratto. Ciò significa che il bonus funziona sul nucleo familiare che risiede nell’immobile. Se i tre appartamenti sono affittati con regolare contratto a tre individui o nuclei differenti, allora non ci sono problemi nel richiedere il bonus per tutti. L’Agenzia delle Entrate lavorerà ogni pratica considerandola singolarmente e calcolerà gli importi spettanti sui contratti. Indubbiamente, così come è strutturato il bonus si presenta come una vera e propria boccata d’ossigeno per tutti i possessori di immobili e per quegli inquilini che hanno perso il lavoro o si trovano al momento in cassa integrazione.
La convenienza economica del bonus affitti da 1200 euro
Il bonus affitti da 1200 euro è una misura che si affianca al blocco sfratti 2021, introdotto anch’esso per garantire un tetto a quanti si sono trovati all’improvviso a non riuscire più a pagare i canoni di affitto. La convenienza economica del bonus però è innegabile per entrambe le parti che sottoscrivono il contratto di locazione e che di comune accordo decidono di ridurne il canone. Ciò può avvenire su iniziativa diretta del proprietario ma anche su specifica richiesta dell’affittuario.
Ma cerchiamo dunque di capire come vengono effettuati i calcoli e a quanto ammontano di preciso le riduzioni sul canone. Immaginiamo che il proprietario abbia locato il suo immobile stipulando un contratto tramite Zappyrent. Ipotizziamo anche che l’importo del canone annuo fissato nel documento sia pari a 7200 euro. Facendo il calcolo e suddividendo tale importo per i 12 mesi si hanno 600 euro mensili che il locatario deve corrispondere al locatore.
Mettiamo in conto ora la possibilità di accedere al bonus locazioni introdotto per il Coronavirus. Con il bonus affitto per la casa si ottiene un contributo a fondo perduto pari al 50% della riduzione concessa. Se da 600 euro si passa a un canone di 300 euro mensili, allora il proprietario otterrà un bonus pari al 50% dei 200 euro. I 100 euro mensili corrispondenti a tale incentivo, che sono poi 1200 se intesi su base annuale, gli saranno corrisposti direttamente dallo Stato.
Una maggiore protezione con Zappyrent
A tutti i locatori sarà utile sapere che è possibile stipulare un’ulteriore garanzia sui contratti. Si tratta della Protezione Zappyrent che garantisce al proprietario la puntuale riscossione del canone di affitto ogni 12 del mese, anche in caso di morosità dell’inquilino.
Zappyrent effettua infatti un’attenta selezione degli inquilini e in questo modo riesce a garantire ai proprietari una sicurezza di base che è data proprio dalla stabilità economica della persona a cui viene concesso l’utilizzo dell’immobile.
Allo stesso tempo è sempre Zappyrent a occuparsi di saldare il dovuto qualora l’inquilino dovesse trovarsi improvvisamente in una situazione di difficoltà. In questo periodo in cui imperversa il Coronavirus e si cercano contributi a fondo perduto anche per gli affitti, una garanzia di questo tipo è qualcosa da non sottovalutare.
Come risparmiare con il bonus affitti 2021
Proprietari e inquilini possono già richiedere il bonus affitti 2021. Non è stato fissato un termine ultimo per la presentazione della domanda ma come abbiamo detto gli interessati farebbero bene ad affrettarsi perché i fondi sono limitati. Sono queste le tre condizioni necessarie:
- Destinazione dell’immobile ad abitazione principale
- Densità abitativa della località in cui si trova
- Esistenza di un contratto regolarmente registrato al 29 ottobre 2020
Una volta inviata la richiesta all’Agenzia delle Entrate non resterà che attendere una comunicazione da parte di quest’ultima in merito all’accoglimento della domanda.