Come fare un contratto di affitto senza agenzia?
Last Updated on Giugno 11, 2024
Sottoscrivere un contratto di affitto casa tra privati non solo è possibile, ma anche vantaggioso sia per il proprietario dell’immobile sia per l’inquilino. Tuttavia, prima di proporre la tua casa sul mercato senza valerti dell’agenzia, devi conoscere attentamente le normative e tutte documentazioni necessarie.
Come funziona l’affitto tra privati
Se ti stai chiedendo come funziona l’affitto tra privati, ecco tutte le indicazioni per poter proporre i tuoi appartamenti sul mercato e trarne dei benefici economici.
Innanzitutto è opportuno chiarire che affittare senza agenzia non significa affittare senza contratto. Infatti, oltre ad essere una pratica che va contro la legge sono diversi i rischi dell’affitto in nero soprattutto in termini di tutela non solo dell’inquilino, ma anche del proprietario.
Decidere di fare a meno del supporto di un’agenzia immobiliare per affittare casa potrebbe apparire come una situazione difficile da gestire, ma se ci metti l’attenzione giusta riuscirai nel tuo intento e risparmierai sicuramente molti soldi.
1- Prima di redigere il contratto d’affitto è necessario verificare che tutti gli impianti presenti nel tuo immobile siano a norma:
- l’impianto per la distribuzione dell’acqua;
- per l’erogazione della luce;
- l’impianto di riscaldamento;
- e quello per la distribuzione del gas.
Per avere la conferma che i tuoi impianti siano a norma puoi rivolgerti a un tecnico qualificato in grado di valutare nel caso specifico tutti quelli disponibili. Per legge, dopo aver completato l’installazione di un impianto, un tecnico deve effettuare un collaudo e rilasciare la certificazione con cui si attesta la conformità dell’impianto rispetto agli standard di efficienza e di sicurezza. Purtroppo questa normativa non è valida per gli impianti realizzati nei decenni passati, per cui è sempre opportuno rivolgersi a un professionista anche per valutare lo stato in cui si trova l’impianto e magari effettuare degli interventi necessari.
2- Dopo aver controllato che tutti gli impianti siano a norma, devi verificare che sul tuo appartamento oppure su qualsiasi altro locale non ci siano ipoteche, pignoramenti o cartelle dell’Agenzia delle Entrate. Infatti, in queste condizioni non potrai dare in affitto il tuo immobile.
3- Fatto questo puoi procedere con una valutazione oggettiva dello stato in cui si trova l’appartamento: devi verificare che i locali siano in perfette condizioni igienico-sanitarie, che siano puliti e che tutte le pareti siano imbiancate. In aggiunta, qualora tu voglia inserire all’interno del contratto d’affitto la possibilità di utilizzare i tuoi elettrodomestici devi verificare che siano tutti perfettamente funzionanti e che non possano rappresentare il motivo di rischio per la salute dei tuoi inquilini.
4- Un ultimo aspetto che devi assolutamente verificare è quello relativo alla certificazione energetica. L’attuale normativa impone al proprietario di un immobile l’esigenza di dover rivolgersi a un tecnico abilitato per redigere l’attestato di prestazione energetica. L’attestato è obbligatorio se tu vuoi vendere la casa o metterla in affitto. L’attestato di prestazione energetica è un documento in cui viene sintetizzato l’importo dei consumi energetici annuali. Un inquilino che vuole affittare una casa, grazie a questo documento può conoscere preventivamente quali potrebbero essere i consumi energetici che dovrà affrontare nel corso di un anno sia per quanto riguarda il gas, la corrente elettrica e qualsiasi altra forma di energia utilizzata. Chiaramente nel caso in cui la tua casa sia ben efficientata, e disponga ad esempio di sistemi che permettono di sfruttare l’energia alternativa, puoi richiedere un prezzo per l’affitto più importante in quanto l’inquilino ne potrà godere abbattendo i relativi consumi.
Come fare un contratto di affitto tra privati
Per trovare un accordo per l’affitto tra privati bisogna rispettare quanto previsto dalle attuali normative e avere a disposizione i documenti necessari per affittare casa anche senza il supporto dell’agenzia. Accanto ai documenti personali è necessario allegare al contratto d’affitto i documenti che riguardano l’immobile.
I documenti che deve presentare il proprietario:
Queste sono in estrema sintesi le documentazioni che devi presentare in qualità di proprietario della casa da affittare in modalità privata:
- il documento d’identità in corso di validità e il codice fiscale presente sulla tessera sanitaria;
- la piantina dell’immobile con la dislocazione degli spazi (puoi rivolgerti a un tecnico specializzato come un geometra);
- la copia dell’atto di acquisto dell’immobile oppure la relativa visura catastale (puoi richiederla di effettuare la visura direttamente al catasto);
- la certificazione energetica, conosciuta in gergo anche con l’acronimo di ACE (da sottolineare che senza la prestazione energetica si rischia di rendere nullo il contratto sottoscritto e si può incappare anche in sanzioni piuttosto salate).
I documenti che deve presentare l’inquilino:
Come per il proprietario anche l’inquilino deve allegare al contratto d’affitto tra privati dei documenti personali e altri accessori, che ne descrivano la situazione economica:
- un documento d’identità in corso di validità e la tessera sanitaria per il codice fiscale;
- nel caso di lavoratore dipendente, la copia delle ultime due buste paga percepite oppure l’ultimo CUD presentato in sede di dichiarazione dei redditi;
- nel caso di libero professionista, l’ultimo Modello Unico e la visura camerale qualora prevista dal settore di riferimento;
- nel caso di studenti, la copia delle buste paga dei garanti dell’affitto (di solito i genitori o i tutori).
Ovviamente, nel contratto di affitto senza l’agenzia bisognerà inserire tutte le varie condizioni di locazione e una serie di clausole che dovranno essere stipulate direttamente tra il proprietario e l’inquilino.
Cosa inserire nel contratto di locazione tra privati:
- le generalità di entrambe le parti locatore (proprietario) e conduttore (inquilino);
- l’importo mensile dell’affitto previsto;
- l’eventuale anticipo di alcune mensilità dell’affitto da usare come deposito cauzionale;
- la durata del contratto con relativa possibilità di rinnovarlo secondo le attuali normative vigenti;
- le eventuali spese accessorie, ad esempio quelle condominiali;
- la gestione delle spese a consumo (luce, gas, acqua, rifiuti ecc.);
- le condizioni dell’immobile che viene consegnato all’inquilino.
È buona norma indicare anche una descrizione abbastanza minuziosa dell’immobile in affitto. Per evitare incomprensioni nel corso dell’affitto si può valutare di allegare anche delle fotografie che permettono sia al proprietario che all’inquilino di essere tutelato. È possibile anche inserire a contratto tutti quelli che sono i doveri e gli obblighi dell’inquilino, ad esempio riguardanti il comportamento ed uso di spazi previsti dal condominio.
Rendere legale un contratto di affitto senza agenzia:
Per rendere ufficiale il contratto, bisognerà effettuare la registrazione presso la sede dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente, altrimenti sarà considerato nullo. La registrazione dovrà essere eseguita entro i 30 giorni dalla data in cui sono state apposte le firme dei tuoi soggetti.
Per la registrazione bisognerà portare:
- due copie del contratto d’affitto con le firme originali;
- il modello 69 compilato in ogni suo campo;
- e la ricevuta di pagamento dell’imposta di registro.
In aggiunta, bisognerà anche corrispondere il pagamento delle marche da bollo di 16 euro apponendone una ogni due pagine (le classiche 4 facciate).
Il vantaggio di affittare senza agenzia
Indubbiamente, il principale vantaggio di fare un contratto senza agenzia riguarda i costi: non dovrai dare una commissione sul servizio che l’agenzia offre e che include sia la ricerca di un inquilino interessato all’immobile sia la gestione della pratica dal punto di vista burocratico.
L’importo che devi corrispondere all’agenzia può variare in funzione di diversi fattori che solitamente ti vengono specificati al momento della sottoscrizione della collaborazione. In genere, le agenzie immobiliari prendono una commissione che viene definita in base percentuale rispetto all’importo del canone annuale dell’affitto.
Procedere in via privata ti permetterà di guadagnare dall’affitto una cifra più importante e, evitando di pagare i costi d’agenzia, ammortizzare più velocemente alcune spese che hai dovuto sostenere per mettere a norma gli impianti presenti nella tua casa oppure per sistemarla con piccoli interventi di ristrutturazione.
Naturalmente i vantaggi economici si ripercuotono anche sull’inquilino, che può godere di un canone mensile più basso e che può contrattare il prezzo o prendere accordi e definire clausole specifiche in base alle esigenze direttamente con il proprietario rafforzando il rapporto di fiducia tra i due.
Siti online per affittare tra privati
Un potente strumento che ti può permettere di evitare il servizio che normalmente ti viene offerto da un’agenzia immobiliare, a costi decisamente più bassi, è il web. Infatti, ci sono numerose piattaforme e siti che ti consentono di stipulare un contratto di affitto tra privati senza che intervenga un’agenzia.
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