Decreto Sostegni Bis: le novità per chi affitta casa
Last Updated on Aprile 29, 2021
Il governo si appresta a varare misure che interessano i proprietari di immobili. Dalla proroga dell’ecobonus al 110 per cento al rinvio delle scadenze fiscali, sono tanti gli argomenti di interesse per il settore immobiliare, al centro di numerose discussioni riguardanti il Decreto Sostegni bis.
Dopo che, nella giornata di ieri, il governo italiano ha discusso e approvato il Recovery Plan, il prossimo passo sarà quello di iniziare a discutere dei nuovi ristori da destinare alle categorie più colpite dalla pandemia. Ristori che saranno distribuiti con l’approvazione del Decreto Sostegni bis.
Si diceva del Recovery Plan: dai fondi derivati dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) dipendevano molte delle misure di sostegno, di rinnovamento e di incentivi che il governo ha messo sul piatto nell’ultimo periodo.
Parlando in Aula del Recovery Plan, il Presidente del Consiglio Mario Draghi si è espresso anche su diversi argomenti molto discussi dalle varie forze politiche.
Ecobonus 110%
Uno in particolare è il Super Ecobonus al 110%, previsto per determinati lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico.
La novità è che il governo si è impegnato a prorogare questa misura anche al 2023, mentre inizialmente era prevista solo per i lavori effettuati fino a fine 2021.
Il PdC ha anche chiarito che nel Pnrr sono previsti 18 miliardi di fondi per sostenere questa misura. Inoltre ha annunciato che nel mese di maggio verrà pubblicato un apposito decreto per semplificare la procedura d’ottenimento del bonus, attualmente troppo complicata.
Approvato il Recovery Plan e appurata la volontà di proseguire con l’Ecobonus al 110 per cento, il governo ha iniziato a lavorare da subito sui nuovi ristori e su tutte le misure annesse con il Decreto Sostegni bis.
Il blocco degli sfratti
Una tra le misure che più interessa i proprietari di case e appartamenti è sicuramente il blocco degli sfratti, prorogato dal Decreto Milleproroghe al 30 giugno 2021. Il Decreto Sostegni bis dovrebbe proseguire per questa strada e concedere un’ulteriore dilatazione delle tempistiche.
Il disagio tra i proprietari di casa però cresce: se da un lato è giusto che gli inquilini siano tutelati viste le ingenti perdite economiche per le restrizioni, dall’altro tutti i costi ormai sono a carico solamente della controparte.
Se un’ulteriore proroga appare indispensabile, visto che l’ondata pandemica è ancora forte, dall’altro nel nuovo Decreto Sostegni potrebbero essere introdotti dei meccanismi selettivi che salverebbero dallo sfratto solamente quelle attività più in crisi.
A tal proposito, in un’audizione in Commissione Attività Produtte della Camera, c’è stata l’occasione di discutere anche del blocco degli sfratti e delle relative conseguenze economiche, troppo gravose sui proprietari.
Tra le varie misure potrebbe essere introdotto un credito d’imposta per i locatori pari al 50% del canone, mentre per i proprietari un contributo a fondo perduto pari al 25% del canone.
Imu, Irpef e Irap
Il nuovo Decreto Sostegni dovrebbe prevedere anche un taglio sulle spese fiscali sostenute dai cittadini.
Tra le misure è previsto un taglio dell’IMU sul mese di giugno, oltre che la proroga dell’esenzione Tosap e Cosap sull’occupazione di suolo pubblico. Tagli anche per i costi fissi delle bollette.
Altri interventi verranno eseguiti sulle scadenze fiscali, rinviando a giugno i pagamenti di Irpef e Irap, così da unificarle con il saldo delle imposte.
Irpef e sfratti: un caso giudiziario
Una novità che potrebbe interessare i proprietari di immobili arriva non solo dal governo ma anche dall’ambito giudiziario, con una sentenza che potrebbe valere da precedente.
Il caso è quello di un proprietario di un capannone, chiamato a pagare l’Irpef sull’immobile. L’azienda che lo occupava è però risultata morosa, privando il proprietario degli introiti. Dopo un lungo iter giudiziario, il proprietario è stato riconosciuto in diritto di non pagare l’Irpef su un reddito che non ha mai ricevuto.
È un caso molto importante, perché crea un precedente favorevole a tutti quei proprietari di immobili che hanno a che fare con un inquilino moroso.
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