Detrazione fiscale per antifurto: i requisiti
Last Updated on Settembre 27, 2021
Quando si tratta della propria abitazione, proteggerla da situazioni decisamente spiacevoli come tentativi di intrusione o addirittura furti è una delle priorità assolute. Per farlo è essenziale dotarsi di un buon allarme o sistema di sorveglianza.
Esistono diverse soluzioni, che si adattano alle più disparate esigenze. Dalle classiche inferriate ai sistemi smart digitali, ce n’è davvero per tutti i gusti. Ognuno di questi apparecchi ha un costo differente, che può però essere ridotto: vediamo in che modo, nella nostra guida alla detrazione fiscale per l’antifurto.
Antifurto casa e detrazione fiscale: in cosa consiste il bonus?
Tra i tanti bonus attualmente in vigore, come il bonus affitti o quello TV, ne esiste anche uno appositamente creato per l’installazione di sistemi di sicurezza: si tratta del cosiddetto bonus antifurto.
La detrazione fiscale è pari al 50% della spesa sostenuta per l’installazione del nuovo allarme, fino a un massimo di 96mila euro. Sarà possibile ottenere la detrazione in dichiarazione dei redditi: il rimborso fiscale sarà poi rateizzato nell’arco di dieci anni e pagato, per l’appunto, con una rata ogni anno.
Chi può usufruire della detrazione per allarme casa?
Per poter godere delle detrazioni fiscali per l’antifurto bisognerà rientrare tra le seguenti categorie:
- Proprietario dell’immobile
- Titolare del diritto di godimento
- Familiare convivente
- Coniuge separato a cui è assegnato l’immobile
- Chiunque paghi per l’esecuzione dei lavori
Fondamentalmente, basta dimostrare di avere dei diritti sull’abitazione e di aver sostenuto le spese per l’installazione dei sistemi di sicurezza.
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Come richiedere la detrazione antifurto
Per ottenere l’agevolazione è necessario pagare le spese dell’installazione con un bonifico, bancario o postale, parlante. In questo modo si potrà dimostrare che il bonifico è stato versato proprio per l’installazione, grazie ai seguenti dati:
- Causale del versamento. È importante che sia presente il riferimento alla normativa della detrazione;
- Data;
- Totale della fattura;
- Codice Fiscale del beneficiario della detrazione fiscale per antifurto;
- Partita IVA o Codice Fiscale della ditta o del professionista che esegue i lavori.
L’alternativa è la cessione del credito all’impresa, che opererà di conseguenza uno sconto in fattura.
Spese per antifurto: quali si possono detrarre?
Abbiamo quindi descritto chi può usufruire della detrazione fiscale per antifurto, come può richiederla e di quali dati ha bisogno. Vediamo ora nel dettaglio quali interventi sono detraibili:
- Progettazione del sistema;
- Acquisto dell’impianto;
- Installazione di porte blindate, cancelli e recinzioni;
- Installazione di grate, saracinesche e vetri antisfondamento;
- Installazione di serrature, spioncini e catenacci;
- Installazione di sistemi di videosorveglianza.
La detrazione antifurto e l’Ecobonus
Il bonus antifurto è stato promulgato con la Legge di Bilancio 2021, che ha creato allo stesso tempo tanti altri bonus e agevolazioni per la casa. Il più famoso è probabilmente l’Ecobonus al 110%, valido per una serie di interventi mirati all’efficientamento energetico delle abitazioni italiane.
Alcuni bonus invece sono stati creati per la ristrutturazione degli immobili: la detrazione per l’installazione antifurto è tra questi, seppur non sia propriamente un intervento di questo genere. Nonostante ciò è possibile usufruire del bonus per le ristrutturazioni. Altrimenti, se l’allarme viene installato durante una ristrutturazione generale, basterà indicare la volontà di usufruire della detrazione fiscale per l’antifurto nella pratica ENEA.
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