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Il risparmio energetico nel 2021: ecobonus e detrazioni fiscali

Last Updated on Maggio 21, 2021

Sostenibilità, ecologia, risparmio energetico. Nell’ultimo periodo questi concetti si stanno facendo sempre più forti e insistenti nel dibattito pubblico. Sono tante le iniziative, nei più disparati campi, volte a salvaguardare e tutelare l’ambiente, riducendo gli sprechi e abbattendo i consumi.

Sulla via del risparmio energetico e del miglioramento delle abitazioni, che in molti casi presentano ancora impianti datati, il governo ha introdotto diversi bonus legati all’efficientamento energetico delle case italiane, con conseguente corsa alla ristrutturazione e successivo investimento nel mondo immobiliare. Il presidente Mario Draghi ha quindi messo in campo una serie di provvedimenti contenuti nel Decreto Sostegni bis, con novità importanti per chi ristruttura e affitta casa.

Con la pandemia inoltre, è stata messa a disposizione un’altra misura di tutela per i locatori: la clausola Covid sugli affitti, volta a tutelare i proprietari da eventuali ricadute economiche. Mentre a tutela degli inquilini è stata rinnovata la proroga del blocco degli sfratti per tutto il 2021, una decisione che si sta rivelando sempre più problematica per i tanti proprietari interessati, costretti a sostenere tutte le spese del caso senza ricevere il canone previsto.

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Insieme a queste misure, il Presidente del Consiglio si è impegnato a prorogare la validità dell’ecobonus al 110% fino al 2023: l’ufficialità dovrebbe arrivare con i prossimi decreti. La scadenza degli incentivi per il risparmio energetico verrà quindi prolungata. In una situazione di difficoltà come quella derivata dalla pandemia, la possibilità di godere dell’ecobonus al 110 è un’occasione da sfruttare.

In questa guida analizzeremo tutte le forme di detrazioni esistenti, quali soglie hanno e come usufruire delle detrazioni delle spese per risparmio energetico.

Le detrazioni per il risparmio energetico: 110, 65 e 50

L’ecobonus è stato introdotto per aumentare gli incentivi sulla ristrutturazione energetica degli edifici. Quest’ultimo ha tre aliquote: 110%, 65% e 50%. Esse si distinguono, oltre che per l’ammontare della detrazione, anche per le tipologie di lavori richieste per ottenerli:

  • La detrazione al 110% come prerogativa ha il miglioramento di due classi dell’attestazione energetica. Si applica su quegli interventi definiti trainanti come:
    • L’installazione di un cappotto termico per l’isolamento delle superfici oltre il 25% del totale della superficie stessa;
    • Installazione di impianti di riscaldamento in condominio;
    • Installazione di impianti di riscaldamento in proprietà esclusiva.
  • La detrazione al 65% si applica su:
    • Installazione di impianti di climatizzazione ibridi;
    • Sostituzione con generatori d’aria calda a condensazione;
    • Acquisto di micro-cogeneratori;
    • Rifacimento dell’impianto di riscaldamento;
    • Sostituzione impianto con scaldacqua a pompa di calore;
    • Interventi su muri, coperture e pavimenti di edifici esistenti;
    • Installazione di pannelli solari:
    • Sistemi di building automation.
  • La detrazione al 50% si applica su:
    • Installazione infissi, porte esterne e portoncini;
    • Sostituzione con impianti dotati di caldaie a condensazione di almeno classe A;
    • Installazione di generatori di calore alimentati a biomasse combustibili.

Nel caso gli interventi coperti dalla detrazione al 50 e 65% vengano eseguiti insieme a uno di quelli definiti trainanti, allora tutti i lavori svolti potranno essere detratti sfruttando l’aliquota al 110%.

Il tetto massimo dell’ecobonus

Ogni aliquota prevede dei massimi di spesa e dei limiti alla detrazione delle spese per il risparmio energetico. La detrazione al 110% ha questi tetti:

Tipo di intervento Limite di spesaDetrazione
Isolamento termicoEdifici unifamiliari o unità indipendenti: € 50.000
Condomini fino a 8 unità: € 40.000 per unità
Condomini con più di 8 unità: € 30.000 per unità
110%
Impianti di riscaldamento centralizzati Condomini fino a 8 unità: € 20.000 * n° unità
Condomini con più di 8 unità: € 15.000 * n° unità
110%
Impianti di riscaldamento centralizzati su edifici unifamiliari€ 30.000110%
Interventi di efficientamento energetico art. 14 D.L. n. 63/13Tetto massimo per singoli interventi110%
Impianti solari fotovoltaici€ 48.000110%
Sistemi di accumulo integrati su impianti fotovoltaici€ 48.000110%
Infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici€ 3.000110%
Massimi di spesa per detrazione al 110%

Le detrazioni al 50 e 65% hanno invece questi tetti:

Tipo di interventoSpesa massimaDetrazione massimaAliquota prevista
Riqualificazione energetica di
edifici esistenti
€ 153.846,16€ 100.00065%
Cappotto tetti, pareti o pavimenti€ 92.307,69€ 60.00065%
Sostituzione infissi e finestre€ 120.000€ 60.00050%
Installazione pannelli solari € 92.307,69€ 60.00065%
Schermature solari€ 120.000€ 60.00050%
Sostituzione impianti con caldaia a
condensazione
€ 46.153,84 con regolazione
€ 60.000 senza regolazione
€ 30.00050%
Sostituzione impianti con pompe di
calore ad alta efficienza
€ 46.153,84€ 30.00065%
Sostituzione con impianti ibridi€ 46.153,84€ 30.00065%
Sostituzione scaldacqua con
scaldacqua a pompa di calore
€46.153,84€ 30.00065%
Micro-cogeneratori€ 153.846,16€ 100.00065%
Installazione di generatori di calore
a biomasse combustibili
€ 46.153,84€ 30.00050%
Sistemi di building automation€ 23.076€ 15.00065%
Massimi di importo detrazione e spese per le detrazione al 50 e 65%

Le tempistiche di rimborso delle detrazioni variano in base all’aliquota. Nel caso della detrazione al 50 e al 65%, essa viene restituita nell’arco di 10 anni. L’ecobonus al 110% invece viene rimborsato in soli 5 anni.

Chi può usufruire dell’ecobonus? Come ottenerlo?

Qualsiasi contribuente che possiede un immobile interessato da una delle tipologie di lavoro elencate precedentemente, finalizzati al risparmio energetico, può richiedere l’ecobonus,

Via libera quindi a persone fisiche, società di persone e di capitali, associazioni tra professionisti ed enti pubblici e privati non commerciali.

Una volta stabilito chi e in quale situazione può godere dell’ecobonus, è ora di capire quali sono i passaggi e le procedure da seguire per capire come fare la detrazione fiscale del 65, del 50 o del 110%.

Innanzitutto, bisogna effettuare comunicazione all’ENEA per l’ecobonus. Entro 90 giorni dal termine dei lavori, sarà necessario inviare i dati anagrafici di chi fa la richiesta, l’attestato di certificazione energetica, dotato di firma del tecnico, timbro e dichiarazione di che i lavori eseguiti rispettano i requisiti, oltre che una scheda descrittiva dei lavori stessi.

Il pagamento delle spese sostenute potrà essere effettuato esclusivamente con bonifico bancario o postale nel caso di contribuenti non titolari di reddito d’impresa. Chi invece lo è non dovrà per forza usare il bonifico, ma sarà tenuto comunque alla conservazione delle ricevute di effettuato pagamento.

Le alternative alla detrazione fiscale dell’ecobonus nella dichiarazione dei redditi, invece, sono due:

  • Lo sconto in fattura, ossia un contributo anticipato direttamente dai fornitori, recuperato poi sotto forma di credito d’imposta;
  • La cessione del credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti.

Le istruzioni tecniche sono state fornite direttamente dall’Agenzia delle Entrate con apposito comunicato.

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L’ecobonus, in tutte le sue aliquote, è un’ottima occasione per investire e ristrutturare la propria casa, soprattutto ora che il risparmio energetico, nel 2021, è diventato argomento di centrale importanza.

Dopo aver ristrutturato la propria casa, una delle scelte migliori da fare è quella di affittarla. Decidere di affittare la propria abitazione e guadagnare dall’affitto, infatti, potrebbe rivelarsi una scelta molto redditizia: l’entrata fissa di un canone mensile potrebbe anche diventare un reddito a tutti gli effetti.

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