ravvedimento operoso come calcolarlo
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Ravvedimento operoso sull’imposta di registro: cos’è, come funziona e come si calcola

Last Updated on Giugno 10, 2024

Ravvedimento operoso sull’imposta di registro

Il ravvedimento operoso è uno strumento che permette ai cittadini di adeguare la propria posizione rispetto al Fisco, in caso di violazione. Nello specifico si parla di un versamento:

  1. Mancato;
  2. Inadeguato;
  3. Effettuato in ritardo.

Attraverso il ravvedimento operoso è possibile regolarizzare la posizione versando una somma ridotta e, in ambito immobiliare, può essere applicato sui seguenti tributi: imposta di registro per affitti, imposta ipotecaria e imposta catastale. 

In questa guida vedremo nel dettaglio come fare il ravvedimento operoso sull’imposta di registro. Se affitti con Zappyrent sappi che non avrai questo problema! Noi aiutiamo i privati a gestire l’affitto dall’inizio alla fine e forniamo l’assistenza necessaria per tutta la durata della locazione. Non aspettare e metti in affitto la tua casa!

Il ravvedimento operoso è stato introdotto nel 1997 ed è a tutti gli effetti una modalità per regolarizzare una posizione errata del contribuente, da attuare prima però che l’errore si trasformi in una constatazione vera e propria e porti a verifiche formali. Si potrebbe quindi parlare di una formula spontanea che si attua quando ci si rende conto della violazione. In questo modo si risolve in modo rapido e bonario quello che potrebbe trasformarsi in un vero e proprio contenzioso.

L’Imposta di Registro è una tassa che è dovuta da tutti i cittadini quando si effettua la registrazione di un atto giuridico presso l’Agenzia delle Entrate. Nel caso di un contratto di locazione bisogna pagare l’imposta di registro che, senza la cedolare secca, è pari al 2% del canone annuo con un importo minimo di €67. All’imposta va poi aggiunto l’importo che deve essere pagato per ogni pagina se contratto per un minimo ulteriore di €32. Nei casi in cui i contratti abbiano una formula agevolata bisogna poi calcolare l’imposta del 2% sul 70% del canone anno.

L’imposta di registro è dovuta per:

  • Fabbricati ad uso abitativo – 2% sul canone annuo di locazione
  • Fabbricati strumentali come studi professionali o industrie – aliquota del 1%
  • Fondi rustici – aliquota dello 0,5%
  • Tutti gli altri fabbricati – aliquota del 2%

Ogni anno l’imposta di registro deve essere versata dal proprietario in un’unica soluzione con una riduzione quindi dell’importo. In caso di omessa registrazione di un contratto bisogna provvedere alla regolarizzazione per evitare sanzioni.

Quando non si registra il contratto o non si paga nei termini previsti l’imposta di registro ci si può ritrovare con una sanzione dal 120 al 240% rispetto all’importo dell’imposta di registro dovuta. Per ridurre tutto questo ai minimi termini è opportuno avvalersi del ravvedimento operoso.

Un contratto di locazione può essere registrato in via telematica o cartacea presso un qualunque ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate ma entro 30 giorni dal momento in cui viene stipulato il contratto. Il ravvedimento operoso sull’imposta di registro è utilizzabile solo se il cittadino non ha ancora ricevuto un accertamento o un avviso di liquidazione in atto quindi in sostanza se non sono già avanzati controlli più approfonditi.

Il ravvedimento operoso permette quindi di poter ridurre le sanzioni previste per la legge e in particolare quelle che nascono per l’omessa registrazione del contratto o per l’occultamento dell’imposta dovuta.

Se viene registrato in ritardo bisognerà versare una sanzione amministrativa e gli interessi che sono:

  • del 10% se effettuato entro 120 giorni dalla stipula del contratto
  • del 12% se effettuato entro un anno dalla stipula il contratto
  • del 30% se effettuato dopo un anno dalla stipula del contratto

Per effettuare la sanatoria e quindi rispondere delle sanzioni dovute e dei relativi interessi bisogna utilizzare un modello F24, un modello RLI completo in ogni sua parte con pagamento di una marca da bollo da €16 ogni 100 righe o quattro facciate.

Per quanto riguarda invece l’omesso versamento dell’imposta di registro o l’errato versamento della stessa si applicano delle sanzioni che vanno dallo 0.1 al 5%. In questo caso bisogna procedere utilizzando il modello F24, il modello RLI firmato in ogni sua parte in forma semplificata e l’inserimento del corretto Codice Tributo dovuto.

Per non commettere errori è molto importante perfezionare nel giusto modo la propria posizione fiscale e quindi versare il tributo dovuto, la sanzione ridotta, gli interessi legali il tutto mediante modello F24 Elide e confidando nel modo corretto il codice tributi, inserendo:

  • 1500 per l’imposta
  • 1507 per la sanzione
  • 1508 veri interessi

Qualora si faccia parte della cedolare secca bisognerà invece calcolare diversamente il pagamento dovuto. Vedremo dopo come.

Calcolo online del ravvedimento operoso sull’imposta di registro

È possibile per tutti i cittadini calcolare in autonomia l’importo dovuto attraverso degli strumenti molto semplici anche on-line. Su internet sono disponibili molteplici fogli di calcolo ma per chiarezza bisogna tenere conto di una serie di punti.

Il primo calcolo riguarda l’imposta di registro che il proprietario dell’immobile deve pagare per affittare con regolare contratto la propria casa. Per gli immobili ad uso abitativo questo importo é del 2% rispetto al canone annuale X ogni annualità.

Il secondo calcolo che bisogna fare riguarda la sanzione ridotta da pagare, ovvero l’imposta di registro e deve essere versata in base al numero di giorni di ritardato pagamento.

Il terzo punto riguarda gli interessi di mora, ovvero quegli interessi maturati che bisogna calcolare ai fini legali per ogni giorno di ritardo fino all’ultimo giorno dell’anno corrente. Questi vengono ogni anno aggiornati dal MEF e sono allo stato attuale pari allo 0,05%.

Bisogna fare un calcolo dello 0,05% X il tributo X il numero di giorni trascorsi dalla violazione dividendo il tutto per 36.500.

Anche in questi casi ci sono comunque delle scadenze, nello specifico per i cittadini che devono adempiere al versamento dell’imposta di registro con modello F24, che dovranno regolarizzare la posizione entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell’atto. Nel caso si scelga la via telematica, questa deve essere contestuale all’atto della scrittura. Per i contratti di immobili che invece hanno una durata di oltre un anno è possibile scegliere di pagare l’imposta di registro dovuta, o in formula intera, quindi per tutta la durata del contratto, oppure di versarla annualmente. Nel caso si scelga l’opzione in un’unica soluzione sarà possibile avere uno sconto.

Calcolo sanzioni e interessi sull’imposta di registro delle annualità successive

Per calcolare le sanzioni e gli interessi nel modo corretto bisogna valutare attentamente le tempistiche di omesso o ritardato versamento dell’imposta di registro.

  • entro 14 giorni dalla scadenza l’importo è lo 0,1% per ogni giorno di ritardo
  • entro 30 giorni dalla scadenza l’importo è l’1.5% dell’intero importo dell’imposta dovuta
  • entro tre mesi dalla data di scadenza l’importo è una sanzione dell’1.67% dell’imposta dovuta
  • entro un anno dalla scadenza l’importo è il 3.75% dell’imposta dovuta
  • entro due anni dalla scadenza l’importo è il 4.29% dell’imposta dovuta
  • oltre 2 anni la sanzione sarà del 5% sull’importo dell’imposta di registro dovuta.
  • se scegli di procedere dopo la constatazione della violazione, la sanzione da versare ammonta al 6% oltre ad un quinto del 30% sommata a tutti gli interessi di mora e all’importo dell’imposta di bollo dovuta.

Per un insufficiente versamento o un importo errato dell’imposta di bollo le sanzioni sono le seguenti:

  • entro due settimane di ritardo bisogna versare una sanzione dello 0,67% per ogni giorno di ritardo oltre agli interessi di mora e all’imposta dovuta
  • entro un mese dal ritardo bisogna versare una sanzione del 10%
  • entro tre mesi di ritardo bisognerà a versare una sanzione dell’11,11%
  • entro due anni di ritardo bisogna versare una sanzione del 14.28%
  • oltre i 2 anni bisogna versare una sanzione del 16,66%
  • per tutte le regolarizzazioni dopo la constatazione della violazione bisogna versare una sanzione del 20% oltre gli interessi di mora e l’imposta dovuta.

Quando l’imposta di registro viene pagata nei primi 14 giorni, la sanzione può essere ridotta fino allo 0,1% grazie a un decreto speciale introdotto in Italia per aiutare i contribuenti e favorire il ravvedimento operoso che in questo caso viene definito Sprint. In questo caso deve essere comunque versato il tributo oltre alla sanzione in questione e agli interessi legali.

Il ravvedimento operoso breve è quello da intendersi entro il trentesimo giorno con una riduzione al 1,5%. In questo caso i contribuenti, che autonomamente cercano di adeguare la loro posizione per la violazione commessa, potranno avere uno sconto sull’importo totale ma dovranno comunque versare il tributo oltre alla sanzione e gli interessi legali.

Il ravvedimento operoso lungo invece, è quello che permette di sistemare la propria posizione anche oltre i 2 anni, a patto che il fisco non abbia già inviato una contestazione al cittadino. In questo caso si potrà versare l’importo complessivo del tributo, oltre alla sanzione ridotta e gli interessi legali allo 0,05% con un pagamento della sanzione del 75%.

In Italia a partire dal 2015 è possibile avvalersi della sanzione ridotta al 4,2% anche dopo i 2 anni grazie ad un sistema che viene definito il ravvedimento lunghissimo.

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Speriamo che questa guida step by step ti sia stata utile! In quest’articolo abbiamo voluto fare una panoramica che spiegasse cosa si intende quando si parla di ravvedimento operoso e come si fa a calcolarlo in base alla circostanza specifica in cui il locatore si trova.

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